“Guardando fuori dalla finestra il mondo fuori mi domando se la Madre Terra sopravvivrà
e spero che gli esseri umani smetteranno un giorno di abusare di lei … Sono solo un sognatore che cerca la strada … che sogna giorni migliori “. Altro che Tagliatelle di Nonna Pina, l’approccio dello chef Alessandro Borghese verso il mondo dei bambini è decisamente rock! E lo è ancora di più se contestualizzato in questa particolare fase storica da cui partirà il nuovo mondo, quello che sarà degli attuali ragazzi, Greta Thunberg in testa. La rilettura di Dreamer di Ozzy Osbourne, si evolve da ballata rock a vero e proprio manifesto di speranza per il futuro post Covid 19. Quella aspettativa che adulti e bambini dovranno trasformare in azione energica per ricostruire il miglior mondo possibile. Chi meglio di “Chef boy” – il personaggio-fumetto ideato da Borghese per i più piccoli – può interagire con gli adulti della next generation? Le sue soluzioni sono concrete, intelligenti e accattivanti: perfette per coinvolgere i più piccoli nel complesso mondo della sana alimentazione ma anche della sofisticata alta cucina.
In ogni caso il problema principale resta la disattenzione degli adulti verso questa problematica che Borghese invece non solo ha raccolto ma ha elaborato attraverso una serie di progettazioni ad hoc diventandone il portabandiera. Non a caso ha ottenuto il Premio Moige (Movimento Italiano Genitori) per il suo impegno verso l’educazione gastronomica dei piccoli con la trasmissione “Kitchen Sound Kids” (Sky Uno) che a breve riprenderà a registrare. “E’ assurdo che i bambini non siano ben visti nei ristoranti: AB – il lusso della semplicità accoglie tutti con diverse proposte, – spiega lo chef -. Mentre i genitori optano per un menu degustazione di dieci portate (€110 ), i figli potranno scegliere dal loro menu il Borghy-burgher fatto con carne italiana al 100% e pane home made, accompagnato da patate fritte e una salsa tonnata rielaborata per i loro gusti ma anche per le loro esigenze nutrizionali (grazie alla consulenza di un pediatra). Abbiamo il dovere di educare al gusto e guidare i più piccoli alla scoperta delle tante nostre eccellenze alimentari: chi non lo fa ha dimenticato di essere stato piccolo”. Già perché, non scordiamo, che oltre al pericolo dell’obesità infantile, rischiamo l’aberrazione del gusto che fisserebbe come imprinting del “buono” prodotti surgelati e poltiglie di carne ricche di esaltatori di sapidità e additivi. Significherebbe porte spalancate al junk food e tanti saluti ai ristoranti stellati. America docet.
Cosa rispondi Alessandro ai tuoi colleghi che si schierano per il “no-kids”: i bambini sono un intralcio o un’opportunità? Sicuramente un’opportunità ma, per gestirli secondo le loro esigenze, bisogna essere preparati con un’offerta studiata. Io sono l’esempio che è possibile e, la loro soddisfazione e quella dei genitori, è molto gratificante. Non è facile ma come genitori e professionisti abbiamo il dovere di agire.
D’altronde il poliedrico chef, americano per nascita, padre napoletano, madre tedesca, papà di due bambine, ha sempre creduto nell’impegno nei confronti dei più piccoli. Per Sky Uno è stato uno dei tre giudici dell’edizione italiana di “Junior Master Chef“, conduce inoltre il programma, ormai cult, “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” e “Alessandro Borghese Kitchen Sound”, la sua video-enciclopedia che racconta la cucina italiana con centinaia di ricette a ritmo di musica. Mentre per TV8 è il volto di“Cuochi d’Italia”. Attualmente, causa Covid 19, in attesa di ritrovarlo presto in TV con la nuova edizione di Alessandro Borghese Kitchen Sound, lo chef più rock d’Italia, presenta la prima versione social del format tratta dall’originale video-enciclopedia di ricette a ritmo di musica, ideata e prodotta da Level33 e AB Normal. Da lunedì 16 marzo invece, accompagna i followers nella preparazione di tre ricette tematiche al giorno sulle pagine social @alekitchensound Facebook e Instagram. Il primo argomento trattato riguarda i piatti da cucinare in famiglia con i bambini, a seguire le ricette per i single o quelle healthy. Ma il cuore pulsante di tutte le sue attività resta “AB – Il lusso della semplicità” in Viale Belisario, 3 – Milano -, più che un ristorante una fucina di idee che ingloba diversi spazi interattivi dedicati al cibo in purezza ma anche alla formazione, agli eventi e agli show cooking per adulti e bambini. Al suo indirizzo non solo i più piccoli non sono mal visti ma hanno un’attenzione speciale con un menu ideato per loro da “Chef boy” insieme ad un nutrizionista , una mise en place colorata con fogli e matite colorate ed addirittura un baby bagno mentre le mamme con i neonati hanno una stanza riservata per l’allattamento. Il luogo ideale per tutta la famiglia, dove tutti gli ospiti, bambini compresi, sono guidati in una esperienza gastronomica dal giusto rapporto qualità-prezzo.
Una filosofia, quella di Alessandro Borghese che si sposa esattamente con la visione di Slurp Kids: per noi lo chef ha selezionato una sua ricetta tratta dalla video-enciclopedia Kitchen Sound Kids: Il pesce finto (qui il video). Una proposta furba elaborata con la collaborazione di un dietologo, sana, appetibile e facile da preparare in perfetta sintonia con la Carta dei diritti alimentari per la crescita. I like Chef Boy!