Campania: + 40% bambini sovrappeso e obesi
Nasce, contro il fat shaming, “Boom bun” il panino elaborato secondo la
Carta dei diritti alimentari per la crescita®
In occasione della XXXII Giornata Mondiale dei diritti del bambino, Rosaria Castaldo, founder di Med in Eat, in collaborazione con la food blogger Ornella Buzzone e patronne della paninoteca “Public house” di Caserta, ha ideato, contro il fat shaming, un panino elaborato sulla base della Carta dei diritti alimentari per la crescita®.
Ecco “Boom bun”, il panino colorato farcito con un burger di zucca, mozzarella, pomodori confit, spinaci e maionese di pomodoro “home made” che racchiude tutti i principi della corretta proposta alimentare 4.0 a misura di bambino:
è privo di carne, nel rispetto della sostenibilità della Terra;
è colorato, goloso e invitante come piace ai bambini;
è proporzionato nel peso, nei grassi, carboidrati, vitamine e proteine senza diventare “dietetico”;
è sostenibile ed educativo perché a base di ingredienti del territorio;
è “gourmet” perché i bambini devono allenare il palato;
è facile da riprodurre a casa.
Il 20 novembre coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989. Adottata in Italia nel 1991. A distanza di trent’anni sono ancora troppi gli abusi subiti dai bambini nel mondo: la guerra, lo sfruttamento, la fame e, nei paesi occidentali l’obesità.
L’Italia, secondo gli ultimi dati dell’indagine ministeriale Okkio alla Salute, è tra i paesi europei con i valori più elevati di eccesso di peso nei bambini. Ma i numeri più allarmanti arrivano dalla Campania dove, oltre il 40% dei bambini, è in sovrappeso (di cui circa la metà obeso) portando così la regione al primo posto della classifica, seguita da Calabria e Puglia.
“Un dato inaccettabile se consideriamo che la Campania è la patria della Dieta Mediterranea e che i dati Okkio sono pre-pandemia per cui oggi potrebbero essere peggiorati – spiega Rosaria Castaldo, Ad di Med in Eat e ideatrice del marchio Slurp Kids e della Carta -. Questa situazione inoltre favorisce episodi di fat shaming tra i più piccoli che creano traumi e conseguenze spesso gravi. Stiamo allevando i malati della prossima generazione.”
Già dal 2005 Med in Eat, con il progetto Slurp Kids, ha affrontato la problematica lanciando la Carta dei diritti alimentari per la crescita® elaborata con il coinvolgimento di un super-panel tecnico-scientifico tra i quali Gualtiero Marchesi chef, il prof. Francesco Tonucci , sociologo ideatore della Città dei bambini e il nutrizionista Giorgio Calabrese.
La Carta è il primo e unico documento ufficiale studiato dagli esperti e dai bambini per contribuire al miglioramento dell’alimentazione infantile.
